28/06/14

! , s e ,,, è vol valore, il caffè si ribella allo stato / differx. 2014

 
riscrive la memoria
di: l'intellettuale

3 euro a destino: ristoranti, un'estate da sogno a san vito lo capo.
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muco dei gatti per i cani 2 euro a casa tua.
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vellum pop, il vaticano censura dario fo 1 euro (esente stay tax).
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gomitata a marino, un'esibizione di arti marziali sikh.
mastro sikh (msx anni '80 semifunz.) no freni: colazione su tutto il brasile.
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splendido soggiorno nella città dei fiori hotel sesso e corruzione raku chiama e compra.
soffre di depressione. (acquista anonymous la tua depressione raku).
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erogatore di profumo con sveglia a ragni letali.
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costa ragusana = filtri e cartine tour ecco in città la promozione turchia
(fan numero uno della coppia diario vero)
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21/06/14

Paolo Mantegazza: da "Fisiologia del dolore" (1880)



Le forme del dolore meglio
conosciute ed espresse in lingua
italiana sarebbero le seguenti:
Dolore bruciante conquassante,
contusivo, corrosivo, lacerante,
gravativo, freddo, lancinante,
terebrante, pungente, pruriginoso,
pulsante, corrodente, tensivo.
Allegamento dei denti,
Cociore,
Impazienza,
Senso di soffocazione.
Senso di strangolamento,
Ansietà,
Mala voglia - Displicenza
Stanchezza - Lassezza,
Intormentimento delle membra.

Quando intendo parlare di forma, la confondo senza
volerlo colla sua natura; che essendoci sconosciuta, viene sempre
per noi a tradursi in una forma diversa di espressione negli
altri, in una sensazione distinta in noi stessi. Ecco perchè
alle parole precedenti aggiungiamo queste altre, che tutte
insieme arricchiscono la feconda sinonimia del dolore, ma
che secondo alcuni casuisti potrebbero appartenere piuttosto
ai gradi o alla natura del dolore.
A noi basta che ognuna di queste
parole abbia in sè una parte, che
spetta al mondo del dolore:
Affanno, angoscia, avversità,
amarezza, abbattimento, ardore,
angore, ansia, attrizione, afflizione,
bruciore, calamità, catastrofe, cura,
cattivo umore, contrizione, croce,
cordoglio, cruccio, duolo, disgrazia,
disastro, disdetta, disillusione,
disperazione, desolazione,
dispiacere, disgusto, dispiacenza,
disturbo, doglia, disinganno,
dispetto, fitta, furore, ipocondria,
inquietudine, infortunio, infelicità,
lutto, mortificazione, malinconia,
malincuore, malavoglia, malessere,
mestizia, malanno, male, nausea,
noia, oppressione, puntura,
pentimento, pena, prurito,
prostrazione, rimorso, rabbia,
spasimo, sventura, strazio,
sciagura, stizza, sconforto, tortura,
tormento, trafittura, tristezza,
timore, travaglio, tribolazione,
turbamento, vessazione






Volodymyr Bilyk: Go St. Aw




















09/06/14

Andrea Leonessa: Tre testi



Eauthanatoproxy

Manifestare ovvero radunando escrescenze entro un luogo pubblico,
Eauthanatoproxy è un organico […] e non risponde ma senza nome
Eauthanatoproxy afferma con […] senza avvenire, se non […]
trapassare quel ch'è disse […] tempo, propriamente detto
Eauthanatoproxy è un collettivo solipsistico, questo […]
un poema sulla community […]
Cuneo2night […] Leun89 […] [● ● ●● ● ● ●  ]
Gamesradar […] Uomoplay […] [● ● ●●● ●  ●  ]
Gamesradar […] Frank Drummer […] [● ● ● ● ● ●●● ● ]
Steam […] Frank Drummer […] [● ● ●●●●● ]
Facebook […] Andrea Leonessa […] [● ●●●●●●●●● ● ]
Altre apparizioni […] sono compresse sul server
nell'accorpamento della pressione + uno + uno + uno
= n verso uomo + uno che ha della macchina
la devozione monastica.




Panoramica sotto al livello del mare

[…] ha emesso un successore “ma cosa
succede” senz'altro, una praxis collabora
con se stessa, senza - luce comunale G
a votare lo stato. Quest'anno, al parco,
della luce RGB, sopratutto Green, e Pan
che voleva blu ed andare a balneare

oh Pan, eternamente giù ma coccolone!
“...” nel tuo caso, va bene
la terra sotto al naso, col nome omesso

Fleshware, Eauthanatoproxy, facevano presente
una cromatura espressa a percentuale, terrestre
che su cento, cento avevano voluto, per potere
“averne, del colore” com'era dato, al passato
un valore, per tanto, un calcolo dal fegato
che, dalla camera ardente, processava lo stato.



Tassidermia verbale

Non avendo che un tempo di curarsi, della bocca
aperta si fece spazio ad estrazione, a cassetto, vano
per Lego, d'un costrutto verbale la sede annacquata,
l'asporto delle braccia che non stanno all'incastro
del dire lo spazio, la fessura occupata dalla dicenza
d'un bosco aspirato e farcito, dopo, da muscolature,
tessuto cartilagineo a colmare lo strappo, la distanza
che corre tra le betulle, eccetto delle pozze piovane
la sommersione prevista parziale: un discorso a parte
dove si va a periodi, se non occorre la calza asciutta
al processo d'imbalsamazione, se fa buona presenza
ugualmente, attraverso l'arco a cui s'accede al testo
quando condensa di traverso, facendo leva sull'epoca
per accorpare un secolo nelle due (i)stanze multiple
di due, aventi un mancamento sul tetto delle palazzine
nella manovra di avvicinamento, mettendosi in bocca
parole, come si dice, quando un tempo non permette,
attraverso un rovescio, la precipitazione sulla terra
nello stesso decennio, ed occorre cadersi manualmente
tra le braccia, estraendo un verbo declinato dal cavo
orale per grondare un temporale, fonema per fonema